Ruanda: rendere testimonianza

Nella nostra conversazione, Thérèse ha descritto come le vittime, e anche i colpevoli, siano ancora gravemente traumatizzate. Ha spiegato come sia importante per il medico e per i capi della squadra del Ritiro sapere come il Ruanda sta affrontando la situazione. Ci ha detto che i trattamenti riguardavano principalmente la terapia farmacologica e che questi venivano somministrati rapidamente per evitare che più persone ne venissero colpite.

Nelle prime ore del nostro arrivo, abbiamo ascoltato Thérèse mentre ci raccontava l’insondabile sofferenza che stava vivendo la sua gente e il suo incredibile lavoro che si dedica ad aiutare queste persone ad affrontare e vivere la loro vita. Ascoltandola mentre condivideva il lavoro del Circolo in luoghi diversi, con diversi gruppi della popolazione, abbiamo sentito un grande rispetto per il lavoro di Therese.

“Sai”, ha detto in questa prima conversazione, “tutti nel paese sono colpiti da quello che è successo qui, tutti noi abbiamo bisogno di guarigione”.

Durante il ritiro ci siamo conosciuti meglio e ho potuto osservare che Teresa era molto competente quando c’era bisogno del suo aiuto.

Roland e io abbiamo imparato a lasciar andare ciò che abbiamo imparato sulla terapia del trauma nel nostro collettivo, questo luogo e la quantità del dolore era enorme e visibile agli occhi dei sopravvissuti e dei perpetuatori. Abbiamo imparato solo ad esserci e ad ascoltare con il cuore aperto.

Alla fine del ritiro, abbiamo passato diverse ore a parlare di circoli conciliari. Thérèse ci ha parlato dei suoi circoli di riconciliazione e io ho parlato della mia vasta esperienza con i circoli della tradizione Zen Peacemaker e le ho fornito una panoramica dei nostri strumenti. Abbiamo discusso del potenziale potere della pratica del consiglio, o del circolo di pace come lo chiama Therese, come forza trasformativa e curativa per il trauma incorporato nella psiche ruandese come risultato del genocidio. Quando Bernie ha suggerito il mio sostegno a Thérèse dopo il ritiro, ho accettato felicemente. Thérèse ed io manteniamo contatti regolari via e-mail. Le ho inviato una descrizione dei nostri strumenti e lei mi tiene aggiornato sul suo lavoro nei circoli. Il continuo sostegno finanziario donato dalla Peacemaker Community Switzerland aiuta Thérèse a mantenere ed espandere il suo lavoro.

–Roshi Barbara Wegmüller

Therese Uwitonze, Psicologa Clinica
Nsengiyumva Joseph, assistente sociale
Organizzazione partner: Zen Peacemaker Order, Suisse
Responsabile: Barbara Wegmüller

Periodo: aprile 2012 – dicembre 2016

Sfondo

Gruppo Ruhashya: Il 25 aprile 2012 a Ruhashya, persone dei settori Ruhashya e Rwaniro e i loro amici hanno commemorato il genocidio perpetrato contro i tutsi nel 1994. Durante quella 18° commemorazione, le persone hanno partecipato alle cerimonie, tuttavia è stato difficile per circa 30 persone partecipare perché stavano vivendo gravi crisi psicologiche basate sugli eventi traumatici che avevano subito durante il genocidio (per esempio, molti piangevano, avevano allucinazioni, sperimentavano flashback e sentirsi estremamente agitati). Molte persone, per lo più donne, hanno dovuto ricevere cure nel Ruhashya Health Center durante e dopo le cerimonie.

Il 23 giugno 2012 è iniziata la terapia di gruppo presso il Ruhashya Health Center, per rispondere ai bisogni di coloro che soffrono di Disturbo Post Traumatico da Stress a seguito del genocidio.

gruppo kinazi: Il 28 aprile 2014 presso il memoriale di Songa, persone del settore Kinazi e i loro amici hanno anche commemorato il genocidio perpetrato nel 1994 contro i tutsi. Durante questa ventesima commemorazione, sono stati registrati 32 casi di disturbo da stress post-traumatico. Simile a Ruhashya, molti di quelli di Kinazi affetti da PTSD erano donne. Dopo le cerimonie, la Mental Health Dignity Foundation ha esteso i propri servizi per aiutare i sopravvissuti a superare i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. Il 4 settembre 2014 è iniziata la terapia di gruppo nel settore Kinazi.

Obiettivo generale dell’intervento della Fondazione per la dignità della salute mentale

Contribuire all’equilibrio psicologico e alla coesione sociale verso lo sviluppo.

Obiettivi specifici

62 persone sono state formate in salute mentale e disturbo da stress post-traumatico da entrambi i gruppi Ruhashya e Kinazi.

• Normalizza i sintomi del disturbo da stress post-traumatico
• Informare le persone sul disturbo da stress post-traumatico e sulle sue conseguenze
• Trattare il disturbo da stress post-traumatico in gruppi
• Facilitare l’espressione delle emozioni negative e positive
• Ripristinare e reimparare i valori umani sociali distrutti durante il genocidio del 1994, un processo che faciliterà lo sviluppo personale e nazionale
• Formare le persone nella comunità come professionisti della salute mentale
• Lo stigma della sfida diretto ai sopravvissuti al disturbo da stress post-traumatico
• Advocate per i bisogni dei sopravvissuti, noti anche come “casi da stress post-traumatico”
• Connetti salute mentale e sviluppo

Beneficiari

Persone che soffrono di disturbo da stress post-traumatico nei distretti di Ruhashya, Rwaniro e Kinazi, oltre ai giovani che hanno subito traumi transgenerazionali dei distretti di Nyaruguru e Huye.

approcci

Per raggiungere gli obiettivi, abbiamo lavorato nei seguenti modi:

• Educare le persone sulla salute mentale in generale oltre al disturbo da stress post-traumatico in particolare
• Trattare il disturbo da stress post-traumatico in gruppo attraverso circoli di pace ed esercizi di rilassamento
• Prevenire i traumi transgenerazionali
• Sostenere i bisogni dei gruppi Kinazi e Ruhashya
• Condurre un intervento psicologico durante la commemorazione del genocidio contro i tutsi ogni anno
• Raccogliere storie di successo

Psicoeducazione e Facilitazione del Gruppo

Dopo aver ottenuto il consenso dei nostri clienti, abbiamo fornito ai membri del gruppo Ruhashya e Kinazi informazioni sulla salute mentale (comprese le definizioni di salute mentale, sintomi, cause profonde e trattamento dei disturbi mentali e la definizione di PTSD). Abbiamo quindi facilitato la terapia di gruppo; l’approccio principale che abbiamo utilizzato nella terapia di gruppo è stato il formato del cerchio della pace in cui abbiamo permesso ai clienti di esprimere le loro emozioni negative o positive riguardo alle loro storie e di praticare esercizi di rilassamento. Abbiamo facilitato il circolo della pace per 3 ore bimestrali.

Abbiamo rispettato le seguenti linee guida del circolo di pace (come delineato da Zen Peacemakers):

1. Parla con il cuore
2. Ascolta dal cuore
3. Parla spontaneamente
4. Parla in modo magro

Prevenire il trauma transgenerazionale nei giovani

C’è poca conoscenza della salute mentale nelle scuole secondarie. Inoltre, molti casi di PTSD possono essere osservati nella società ruandese, sia nella popolazione adulta che in quella giovanile, come risultato del genocidio del 1994 commesso contro i tutsi. Ogni anno, ogni scuola tiene una commemorazione per le persone uccise nella propria scuola. Durante queste commemorazioni, molte persone sperimentano crisi emotive, i loro sintomi da stress post-traumatico si manifestano drammaticamente. MHDF ha aumentato la conoscenza su questi argomenti per facilitare la comprensione; studenti, genitori e insegnanti sono stati informati sulla salute mentale, sul disturbo da stress post-traumatico, sui conflitti e sulla loro interconnessione. Nell’ambito di questo programma, 98 volontari formati hanno approfittato delle risorse di autovalutazione e autotrasformazione disponibili e hanno sostenuto i loro coetanei nel periodo di commemorazione a scuola.

Potenziamento economico: progetto di piantagione di banane

Una persona ha due aspetti: aspetto psicologico e aspetto fisico. I due aspetti vanno mantenuti. Dopo il recupero psicologico dei membri del gruppo Ruhashya e Kinazi, avevano il desiderio di essere sostenuti economicamente. In collaborazione con un assistente sociale, abbiamo condotto gli incontri per valutare i loro bisogni e le loro soluzioni (utilizzando l’albero dei problemi e l’albero delle soluzioni). Attraverso questi esercizi, abbiamo progettato un progetto di piantagione di banane per il gruppo Ruhashya e un progetto di mattatoio per il gruppo Kinazi. Fino ad ora, il distretto di Huye ha dato 5.600.000 Frw solo per sostenere il progetto di piantagione di banane. Stiamo aspettando i donatori del progetto del macello (abbiamo bisogno di 9077500Frw) per il gruppo Kinazi.

Storie di successo: nelle parole dei partecipanti al programma

NB: Le storie di successo dei beneficiari sono state raccolte sul campo (gruppi Ruhashya e Kinazi). Erano in lingua Kinyarwanda e tradotti in inglese da MHDF. A causa di problemi di riservatezza, usiamo lettere invece dei nomi.

• Mi chiamo A, ho 39 anni dal settore Ruhashya, cella Gatovu. ero isolato. Sono andato all’ospedale psichiatrico /CARAES Butare molte volte per essere curato, ma la situazione non è cambiata. La gente mi ha chiamato stupido. Quando sono entrato nel gruppo Ruhashya creato da MHDF per curare un trauma, la situazione è cambiata. Abbiamo imparato diversi esercizi di rilassamento, abbiamo partecipato a molte sessioni di circoli di pace facilitati e ci siamo sottoposti a corsi di formazione su traumi e conflitti per aiutare noi stessi fisicamente e psicologicamente. Ora sono guarito e intervengo nel periodo in cui commemoriamo il genocidio. Aiuto i casi di disturbo da stress post-traumatico.
• Mi chiamo B, ho 52 anni. Prima di diventare un membro del team MHDF, la mia vita era piena di paura, pianto e disperazione. Dopo aver utilizzato gli esercizi di rilassamento che ho imparato, ora sto bene e lavoro anche per prevenire i disturbi mentali negli altri; Sono in grado di aiutare gli altri.
• Mi chiamo C, ho 54 anni. Prima di entrare nella squadra di MHDF la mia vita era solo rabbia e camminare ovunque senza parlare con nessuno. Ora sto bene perché MHDF mi ha insegnato molti esercizi di rilassamento e li uso per curarmi e prevenire i disturbi mentali.
• Mi chiamo D, ho 38 anni del settore Ruhashya, cella Mara. Prima di entrare a far parte del team MHDF, la mia vita era solo piangere e correre sulla strada. Molte volte sono andato all’ospedale di salute mentale (CARAES) e la gente mi ha chiamato sciocco, ma ora mi sento bene perché MHDF mi ha insegnato diversi esercizi di rilassamento e ci incontriamo ogni mese per condividere emozioni positive e negative (abbiamo fatto 50 sessioni fino Ora). Mi sento molto recuperato.
• Mi chiamo E, sono un membro del team Ruhashya creato da MHDF nel 2012 e il gruppo è molto importante per me. Prima di venire a MHDF, la mia vita era solo piangere giorno e notte, ricordando i miei figli morti durante il genocidio contro i tutsi. Ma dopo essere stato addestrato e accompagnato da MHDF, sono guarito da quei sintomi. Il mio obiettivo è essere forte e continuare a vivere.
• Il mio nome è F, prima di venire alla squadra Ruhashya di MHDF, la mia vita era solo correre sulle colline, piangendo e combattendo. Dopo aver frequentato 50 sedute di intervento psicologico (utilizzando tecniche di circolo della pace e esercizi di rilassamento), ora la situazione è buona e mi occupo della vita quotidiana dopo essere stata curata.
• Sono G. Sono membro del gruppo Kinazi dal 9 aprile 2014. Prima di entrare in questo gruppo, le mie crisi emotive hanno suscitato durante il periodo di commemorazione del genocidio contro i tutsi a causa di un trauma. Dopo aver frequentato 19 sessioni di intervento psicologico (esercizi di rilassamento e circolo di pace), ora si era fermato. Io non sono solo; Ho trovato parenti nel gruppo che si prendono cura di me e viceversa. Trattiamo altri che hanno lo stesso problema. Grazie!
• Sono H e faccio parte del gruppo Kinazi. Questo gruppo mi ha aiutato molto perché prima di entrarci ero sempre solo. Non ero mai felice e soffrivo sempre di mal di testa. Ora, quando ho mal di testa, faccio gli esercizi di rilassamento che abbiamo imparato e guarisco. Inoltre, ora non sono solo; Ho amici intorno a me.
• sono io e ho avuto i sintomi del trauma. Il gruppo Kinazi mi ha invitato a unirmi a loro in circoli di pace dove condividiamo la nostra esperienza per curare la sofferenza psicologica. Dopo aver frequentato 19 sessioni di accompagnamento nel gruppo Kinazi, mi sento rilassata.
• Sono J, uno studente di St Paul Kibeho. Prima di ricevere l’addestramento, non potevo entrare nel sito commemorativo a causa della paura e delle vertigini. Non avevo conoscenze sufficienti su come prendermi cura di me stesso. Dopo questa formazione sull’interconnessione tra conflitto e trauma posso entrare, senza alcun problema, e aiutare anche altri compagni di classe che hanno problemi simili. Ho guadagnato da questo allenamento esercizi di rilassamento per aiutare me stesso e gli altri. Ad esempio, durante la 22a commemorazione del genocidio nel settore di Kibeho, una bambina mi ha chiesto di accompagnarla perché voleva visitare il luogo del memoriale e mi ha detto che è la prima volta che ci entra. L’ho presa per un braccio e siamo entrati e abbiamo visitato diverse stanze. Dopo la visita, siamo tornati insieme senza alcun problema. Mi ha ringraziato per il mio aiuto perché prima non trovava una persona che l’accompagnasse.

Conclusione

Il progetto MHDF è stato caratterizzato da diverse attività, tutte che hanno contribuito alla promozione della salute mentale e alla cura del disturbo mentale, il Disturbo Post-Traumatico da Stress. Dopo aver condotto il progetto nelle scuole e nella comunità e aver visto risultati positivi, vorremmo estendere questo progetto ad altri settori dei distretti di Huye, Nyaruguru e Gisagara. Ciò potrebbe aiutare a ottenere gli stessi risultati positivi in altre scuole e comunità e portare a un modo migliore di prevenire i disturbi mentali e fornire assistenza ai pazienti nelle scuole e nella comunità.